Una nova è un evento astronomico che comporta un incremento notevole di luminosità da parte di una stella che altrimenti sarebbe debolissima o invisibile. Questo avviene, nelle novae di tipo classico, quando in un sistema binario una nana bianca risucchia materiale alla sua compagna per gravità, aumentando inesorabilmente la propria massa. Il conseguente incremento di pressione può essere tale da innescare una gigantesca esplosione da fusione nucleare negli strati più esterni, liberando materia ed energia sotto forma di un lampo di luce dalla durata variabile (da giorni ad anni, in base al tipo di nova) e dallo spettro caratteristico.
In particolare, essendo la materia stellare in prevalenza costituita da elementi leggeri come Idrogeno ed Elio, saranno proprio questi a fornire le caratteristiche bande di emissione (e non di assorbimento come accade per la maggior parte delle stelle “classiche”) che osserviamo nello spettro mostrato in figura. Si notano infatti chiaramente le righe corrispondenti alla serie di Balmer dell’Idrogeno ionizzato, che ne costituisce la sua impronta caratteristica. E’ anche presente una piccola banda relativa all’Elio ionizzato che sembra si stia attenuando giorno dopo giorno, in base al confronto con spettri trovati in rete registrati subito dopo l’esplosione (scoperta il 18 Marzo).
Lo spettro è stato registrato la sera del 30/03/2021 integrando 18 scatti da 25-35” con gain tra 100 e 250, e successivamente calibrato e corretto con Rspec. Purtroppo l’oggetto molto basso sull’orizzonte e l’onnipresente inquinamento luminoso non hanno permesso di ottenere uno spettro di qualità. La seconda banda in prossimità dell’h-beta è probabilmente dovuta alla presenza di una piccola stella sovrapposta allo spettro.
Strumenti:
Skywatcher evostar 72ed
Montatura Heq-5 Synscan
Camera ZWO ASI 224mc
Reticolo Star Analyzer 100
Software DeepSkyStacker, Rspec
Autore del progetto: Lorenzo Squarcia