STREGATI DALLA LUNA

CAUSA METEO RIMANDATO A DATA DA DESTINARSI

Presso Osservatorio Astronomico Elpidiense

Vi aspettiamo sabato 14 settembre 2024 alle ore 21:00 presso l’Osservatorio Astronomico Elpidiense Via Pier Paolo Pasolini, 63811 Castellano (FM)
Ingresso gratuito donazione libera
Non occorre la prenotazione

Prima Parte. I miti e le leggende legate alla Luna. Perché, nonostante la vicinanza che ne favorisce uno studio approfondito, circolano ancora false credenze sull’astro argentato che dall’inizio dei tempi ci accompagna?

Seconda parte. Alla scienza serve la filosofia? E se sì, perché? La risposta è più scandalosa di quanto non si possa immaginare: alla scienza serve la filosofia poiché “la scienza” si occupa di ciò che possiamo conoscere, e questo tocca da vicino il vero ed il falso. La filosofia ha scoperto, o anche soltanto compreso, che la verità è in se stessa una china scivolosa, e che per ragionare occorre metterla fra parentesi e circoscriverla. La filosofia ha per così dire imparato nei secoli a sognare una Verità, maiuscola e assoluta, ma ad agire nel mondo dei fenomeni traducendola in verità locali; alla cui natura minuscola non segue alcun depotenziamento ma che anzi proprio da ciò trae la sua esistenza.

Il dialogo che Molisella Lattanzi e Filippo Onoranti intrecceranno avrà l’ambizione di individuare i nodi determinati di quanto accennato e di farne oggetto della più libera e insieme rigorosa disamina.


Le osservazioni si terranno all’aperto con telescopi guidati da Astrofili dell’Associazione ALPHA GEMINI


FESTIVAL DELL’ASTRONOMIA 14 luglio – 11 agosto

Alcuni momenti della serata sulla straordinaria vita di Alessandro Conte di Cagliosttro

A seguire osservazione di Saturno


QUARTO APPUNTAMENTO del FESTIVAL DELL’ASTRONOMIA

Domenica 11 agosto 2024, “Passeggiando sotto le stelle”

Presso verde attrezzato “Cinciallegra” pista ciclabile Civitanova Alta

  • 21:30 “Incanto del cielo stellato”- relatore il Prof. Claudio Bernacchia
  • 22.30 Passeggiata sotto le stelle nelle notti di San Lorenzo e osservazioni del cielo estivo con i telescopi guidati dagli Astrofili dell’Associazione ALPHA GEMINI lungo la pista ciclabile

TERZO APPUNTAMENTO del FESTIVAL DELL’ASREONOMIA

Presso verde attrezzato “Cinciallegra” pista ciclabile Civitanova Alta

Giovedì 8 agosto 2024

“La via dell’avventura”

  • ore 21:30 “La straordinaria vita di Alessandro Conte di Cagliostro”- relatore il Prof. Claudio Bernacchia
  • ore 22.30 Osservazioni al telescopio del cielo estico – guidati dalgli Astrofili dell’Associazione ALPHA GEMINI

SABATO 10 Agosto 2024 presso l’Osservatorio Astronomico Elpidiense ci sara la storica manifestazione “LA NOTTE DEI DESIDERI”

Programma:

  • ore 18:00 GIOCHI DI RUOLO curati dall’associazione Colpo Critico
  • ore 19:00 APERITIVO aspettando le stelle cadenti proposto da Kiko Bar Castellano
  • ore 20:00 CENA DELLA TRADIZIONE MARCHIGIANA proposta da Supermercato Pizzeria Rosticceria Margherita Conad Castellano
  • 22:00 Apertura OSSERVATORIO ASTRONOMICO ELPIDIENSE osservazioni della volta celeste guidate dall’Associazione Astrofili Alpha Gemini

CI SIAMO … da qui a settembre ogni notte potrebbe essere buona per assistere a uno spettacolo celeste praticamente unico nella vita: l’esplosione di una nova.

La nova T Coronae Borealis sta per esplodere nuovamente dopo ben 80 anni. Secondo le previsioni della NASA, l’esplosione potrebbe verificarsi tra febbraio e settembre 2024 e potrebbe addirittura diventare visibile ad occhio nudo. T Coronae Borealis è una stella binaria situata nella costellazione della Corona Boreale. Si tratta di una delle poche novae ricorrenti conosciute della nostra Galassia. La sua distanza dal Sistema Solare non è ancora stata stabilita con certezza. Secondo le stime dei ricercatori varia tra 2600±460 e 3130±490 anni luce.

Cos’è una nova?

In astronomia, una nova è un’enorme esplosione nucleare causata dall’accumulo di idrogeno sulla superficie di una nana bianca. Grazie a questa esplosione la stella diventa molto più luminosa del solito, dopodiché torna alla luminosità iniziale. Questo fenomeno ha origine in un sistema binario composto da una nana bianca e da una gigante rossa. Se le stelle sono abbastanza vicine tra loro, può capitare che una parte dell’atmosfera più esterna della gigante rossa venga lentamente sottratta dalla nanna bianca. Man mano che questo fenomeno procede si forma un disco di accrescimento, composto principalmente da elio e idrogeno che circonda la nana bianca. In prossimità della superficie della stella si possono raggiungere temperature di milioni di gradi Kelvin, a causa dell’enorme aumento di pressione. Una volta raggiunta la massa critica si innesca una reazione termonucleare rapida ed incontrollata che dà origine al fenomeno della nova. Durante l’esplosione, le novae possono raggiungere 200mila volte la luminosità del Sole. Le esplosioni possono durare da diversi giorni ad anni, in particolare più luminosa è la nova, minore è la sua durata. La nova di T Coronae Borealis, secondo le previsioni, dovrebbe essere visibile per alcuni giorni.


TEMPESTA SOLARE IN ARRIVO

secondo quanto rilevato dal Solar Dynamics Observatory della NASA.

La causa sarebbe una tempesta solare in corso in questi giorni.

Il bagliore potrebbe disturbare le radio, le comunicazioni aeree e le operazioni satelittari

Secondo lo Space Weather Prediction Center del NOAA attualmente valuta per oggi 25 luglio, domani 26 luglio e sabato 27 luglio una probabilità del 30% che non succeda nulla, al 60% la probabilità di blackout minori o moderati (quindi su scala locale) e “solo” al 10% la probabilità di blackout estesi.

Il brillamento solare “freddo”, come spiega il Daily Mail, a circa 36.000 gradi Fahrenheit (F) corrisponde a circa un quarto della temperatura dei brillamenti solari “caldi” del sole, che hanno una media di 144.000 gradi F e sono molto meglio compresi dagli scienziati.

La tempesta solare è causata dall’attività del Sole, nello specifico dalle espulsioni di massa coronale e dai brillamenti. Questi producono delle particelle che con rapidità possono raggiungere la terra e interagire con il suo campo magnetico.


Dal Trentino fino all’Umbria il cielo si è illuminato con un bolide esploso sopra al Mare Adriatico …

L’evento è avvenuto verso le 21.30 di lunedì ed è stato ripreso dall’osservatorio “Torricelli” di Faenza, in provincia di Ravenna. Il bolide ha attraversato il cielo notturno lasciando dietro di sé una scia bluastro-verdognola. Secondo gli astronomi, un masso spaziale di 1 o 2 metri di diametro, con una massa stimabile tra i 1.800 e i 7mila kg, avrebbe generato la scia luminosa avvistata in tutta l’Italia Orientale.

Con il termine bolide si indica una meteora particolarmente luminosa e ben visibile a occhio nudo, che si distingue dalle normali meteore per l’intensità della luce e la lunghezza della scia. Quando un meteorite entra nell’atmosfera terrestre a velocità molto elevate si scalda a causa dell’attrito con l’aria e causa un’esplosione, che genera una scia molto luminosa. A volte il passaggio di un bolide può essere accompagnato da suoni o boati.


FESTIVAL DELL’ASTRONOMIA 14 luglio – 11 agosto

Alcuni momenti della serata di rievocazione del 55° anno dall’allunaggio. Entusiasmante la visione del lancio di Saturn V e l’Osservazione al telescopio dei crateri lunari





Tempesta geomagnetica sorprende la Terra, possibile spettacolo di aurore

L’arrivo di una CME è stato previsto, ma non la gravità della tempesta che si prevede averre il massiomo il 3 luglio 2024. Un’espulsione di massa coronale (CME) è un’imponente emissione di plasma e campi magnetici dalla corona solare. È causata da un rilascio repentino di energia magnetica accumulata. Ciò può accadere a seguito di una riorganizzazione dei campi magnetici solari, spesso legata all’attività delle macchie solari. Durante una CME, il campo magnetico solare si distorce e rilascia enormi quantità di materia carica, principalmente protoni ed elettroni, nell’ambiente interplanetario. Le CME possono interagire con il campo magnetico terrestre, causando tempeste geomagnetiche. Queste tempeste possono influenzare le reti elettriche, i sistemi di comunicazione e i satelliti in orbita. Inoltre, le particelle cariche accelerano lungo le linee del campo magnetico terrestre, creando spettacolari aurore polari.


Nella notte fra il 2 e il 3 giugno 2024 sei pianeti si allineranno.

Mercurio, Marte, Giove, Saturno, Nettuno e Urano: saranno loro i protagonisti del cielo. Non una minaccia, ma uno spettacolo a cui è difficile assistere. Poco prima dell’alba, circa le 5 del mattino, la Luna sarà in fase calante e ciò ci permetterà di avere una visuale un po’ profonda dello spazio circostante. A destra del satellite, infatti, troveremo una luce arancione: si tratta di Marte. Spostato un po’ più in là, sempre a destra, ecco Saturno. Questo sarà bello luminoso e quindi ci consentirà, sempre se siamo fortunati, di vederlo senza l’ausilio di telescopi e binocoli. Strumenti che invece serviranno per Nettuno e Urano poi. L’allineamento dei pianeti tornerà a farci visita tra non troppo tempo. Si parla addirittura già di “date ufficiali”, perciò se l’idea di meravigliarvi vi alletta, segnate in agenda questi giorni: si parte con l’alba del 28 agosto 2024, per poi andare direttamente al 2025, precisamente il 18 gennaio. Ma non solo. L’universo ha voglia di farci sognare e ha intenzione di farlo in grande: il 28 febbraio 2025 tutti i pianeti appariranno nel cielo nello stesso momento.


Lunga e potente esplosione sul Sole, blackout radio anche in Italia: allerta tempesta geomagnetica

Un’espulsione di massa coronale lanciata nello Spazio da un brillamento classe X potrebbe sfiorare il campo magnetico terrestre. La ben nota macchia solare AR3664 (l’origine della tempesta geomagnetica G5 e delle aurore osservate in gran parte del mondo) non è più grande come una volta, ma è ancora molto attiva. Ieri, alle 16:37 ora italiana, ha prodotto un brillamento solare di classe X1.4 (immagine di seguito). Un lungo impulso di radiazioni ultraviolette estreme ha prodotto un profondo blackout radio a onde corte sulle Americhe e in Europa, Italia compresa (immagine in alto). “Gli operatori radioamatori potrebbero aver notato una perdita di segnale a tutte le frequenze inferiori a 30 MHz per un periodo compreso tra 60 e 90 minuti dopo l’inizio del flare,” sottolinea SpaceWeather.com.


MESSIER 78

Questa immagine mozzafiato presenta Messier 78, un vibrante vivaio stellare avvolto nella polvere interstellare. Euclid ha scrutato in profondità questo vivaio utilizzando la sua fotocamera a infrarossi, esponendo per la prima volta regioni nascoste di formazione stellare. Gli strumenti di Euclid possono rilevare oggetti solo poche volte la massa di Giove, e i suoi “occhi” a infrarossi rivelano oltre 300.000 nuovi oggetti solo in questo campo visivo. Gli scienziati stanno utilizzando questo set di dati per studiare la quantità e il rapporto tra le stelle e gli oggetti più piccoli (substellari) trovati qui, fondamentali per comprendere le dinamiche di come le popolazioni stellari si formano e cambiano nel tempo.


“Aurora boreale sull’Italia, perché potrebbe tornare”

L’enorme ammasso di macchie solari che ha scagliato energia e gas verso la Terra ruoterà di nuovo verso di noi tra circa due settimane. Gli scienziati dicono che i brillamenti probabilmente saranno ancora abbastanza grandi da generare altre esplosioni che potrebbero colpire il campo magnetico terrestre, creando altre aurore boreali.


“Aurore boreali visibili anche a basse latitudini”

Vi propongo alcune foto realizzate dagli Astrofili del nostro gruppo Astrofotografia a Civitanova e a Frontignano Le aurore boreali sono un fenomeno causato da tempeste geomagnetiche provocate da particelle cariche provenienti dal Sole (vento solare) che interagiscono con il mostro campo magnetico e atmosfera a circa 100 km di altezza.


Il 31 agosto 2023 assisteremo al raro verificarsi di una super luna di luna piena blu.

Il termine Luna Blu sta ad indicare la seconda luna piene nello stesso mese, evento raro che capita ogni 2 – 7 anni nei mesi di 31 giorni solitamente nei mesi primaverili. Questo evento astronomico è considerato significativo per molte culture in tutto il mondo, simboleggiando cambiamento, trasformazione e nuovi inizi.
Mentre il termine Super Luna sta ad indicare il verificarsi di una luna piena al perielio, cioè alla minima distanza dalla terra. Ci sono anche ragioni scientifiche per cui questo evento è interessante da studiare. Ad esempio, durante una superluna, la maggiore attrazione gravitazionale della luna può causare maree più alte, note come “maree primaverili”. Queste maree possono avere un impatto sugli ecosistemi costieri e possono persino causare inondazioni in alcune aree. Inoltre, il colore blu della luna durante una luna blu, difficile da osservare in cieli inquinqti, è spesso il risultato di condizioni atmosferiche, come fumo o polvere nell’aria. Lo studio di queste condizioni può fornire informazioni sull’atmosfera e sul clima della Terra.


Ecco la prima foto di Saturno scattata dal telescopio Webb

L’immagine è la prima foto ufficiale, ottenuta utilizzando lo strumento NIRCam (Near-Infrared Camera) del JWST. Questa foto offre una prospettiva completamente nuova sul pianeta e sui suoi affascinanti anelli.

La foto di Saturno scattata dal telescopio James Webb mostra il pianeta come un corpo estremamente scuro. Questa oscurità è il risultato dell’assorbimento della luce solare da parte del metano presente nell’atmosfera del pianeta. Lo strumento NIRCam del JWST opera a lunghezze d’onda infrarosse, dove il metano assorbe gran parte della luce incidente. Tuttavia, gli anelli di Saturno appaiono molto più luminosi. Gli anelli A, B, C ed F sono chiaramente visibili, interrotti dalla divisione di Cassini e dall’interruzione di Encke. Questa luminosità è dovuta al fatto che la radiazione solare viene riflessa direttamente dai frammenti di ghiaccio che compongono gli anelli, creando uno spettacolo di luce. Saturno non è solo un pianeta con anelli spettacolari, ma è anche il “rifugio” di alcune delle lune più affascinanti del sistema solare. Nell’immagine scattata dal JWST, si possono notare tre punti di luce alla sinistra del pianeta. Questi punti rappresentano Dione, Encelado e Teti, tre delle 145 lune conosciute di Saturno.

Credits: NASA, ESA, CSA, STScI, M. Tiscareno (SETI Institute), M. Hedman (University of Idaho), M. El Moutamid (Cornell University), M. Showalter (SETI Institute), L. Fletcher (University of Leicester), H. Hammel (AURA). Image processing by J. DePasquale (STScI)